Wednesday, November 17, 2010

Is It Good Idea To Take Ur 403b

KAF-18500

KAF-18500 , è il codice dietro al quale si nasconde il segreto della Leica M9.
E' la denominazione utilizzata da Kodak per indicare il sensore sviluppato appositamente per la full frame di Solms. Lo sviluppo del sensore, come per la M8, è stato fatto in collaborazione da Kodak e Leica per poter creare un prodotto in grado di dare il meglio con gli obiettivi Leica M. Il sensore è un CCD di 24x36mm, ovvero pari al formato 135, inventato dalla Leica nel secolo scorso; il rapporto di ingrandimento è quindi di 1x.

Ad oggi, i CCD ricoprono meno del 10% dell'intera produzione di sensori per fotocamere, questo perchè sono più costosi e le prestazioni ad alti ISO sono inferiori ai CMOS.
The winning of the CCD but the colors are much more loyal than how they are "seen" by the CMOS.

The resolution of the KAF-18500 is 18Mpixel (18,075,216 to be exact), but due to the absence of anti-moire filter can rival cameras with much more in terms of resolution, as explained here .

ISO sensitivity ranges from a minimum of 160 to a maximum of 2500.
There being no rangefinder camera in the mirror, the end goal is much closer to the sensor. The proximity allows you to design smaller lenses but the downside is that, especially with wide angles, the light reaches the sensor very skewed.
Using the film there are absolutely no problems while digital sensors (all types), prefer that the light hits them perpendicularly.
To overcome this problem, the solution was a series of micro lenses that deflect the light so that it reaches the sensor more directly.

For " my standards" with this sensor and a good development of the DNG you can safely work up to 1600 ISO with no loss of quality or sharpness.
the latest SLR owners seem little, ormai siamo abituati a vedere immagini scattate a 3200 o 6400 ISO quasi prive di rumore digitale, ma il vantaggio che ha il CCD Kodak per nitidezza e per resa dei colori è incolmabile.

Polka Dot Plates Napkins

Moirè sulla M9.

Dopo quasi 3000 foto scattate con la Leica M9, vuoi per fortuna o per casualità , soltanto una foto è risultata affetta da moirè .
Fotografando da circa 1,5-2m una trama molto fitta l'assenza del filtro davanti al sensore dalla M9 si è fatta sentire.
La foto è comunque utilizzabile, in stampa si dovrebbe vedere meno che a monitor.
Il problema è che le altre 2999 foto, grazie all'assenza del filtro moirè, hanno una risoluzione altissima, superiore a qualsiasi reflex.
Non capisco perchè i produttori di reflex, sopratutto nella fascia semi-pro e professionale si ostinano a montare filtri anti-moirè di enorme spessore (solitamente 3mm) che tolgono moltissima definizione all'immagine.
In questo articolo di Luminous Landscape, uno dei più autorevoli siti di fotografia al mondo, inseriscono la Leica M9 in una prova fra medio formato digitali.
La Leica M9 pareggia con il dorso Phase One P40+ e stravince su Pentax 645D e Canon 1Ds mk. III (penalizzata dal pessimo obiettivo).
Addirittura per il test è stato usato il Leica Summilux 50mm 1:1,4 ASPH. senza prendere into account the 50 Summicron 1:2 that surely would have been more affected, especially at the edges.
The balance between the M9 and P40 + must be seen in relation to the specifications of each sensor.
In both cases we speak of CCD, but the difference in resolution and size are significant:

Leica M9
Sensor Size: 24x36mm
RESOLUTION: 18Mpixel

Phase One P40 +
Sensor Size: 33x44mm
RESOLUTION: 40Mpixel

In terms di dimensioni del sensore il P40+ ha un vantaggio del 68% mentre la risoluzione è del 122% più alta.
Eppure, nonostante l'obiettivo Leica non sia il migliore in termini di risoluzione, il risultato è un sostanziale pareggio.
Credo che Leica e Kodak abbiano fatto un lavoro esemplare, creando un sensore dai colori reali e forte di una risoluzione che per ora non teme confronti, anche con macchine di categoria superiore.
Senza dimenticare che tutto questo si può avere in un corpo estremamente compatto.

Tuesday, November 9, 2010

Vintage 80's Wrestling T Shirts

Bianco e Nero digitale

"Nonna Pierina"
Nikon D100
AF Nikkor 50mm f/1.8 D
Ho sempre subito il fascino della Kodak Tri-X, una pellicola bianco e nero veramente eccezionale, direi quasi dotata di un'anima propria.

Ho avuto anche la fortuna di svilupparla e devo dire che è una delle pellicole più facili da gestire; ma i tempi cambiano ed ormai sono passato completamente al digitale, anche se nel frigorifero ho ancora due rullini da 36 pose che aspettano di essere esposti.


Come ottenere facilmente un buon bianco e nero digitale?
Domanda assolutamente non facile, a cui provo a rispondere illustrando il  mio "modus operandi", appena messo a punto che mi sta dando ottime soddisfazioni.

Superficialmente potrebbe sembrare facilissimo convertire una foto in b/n, basta "desaturare", si va incontro però ad un risultato che il 100% delle volte è assolutamente piatto ed anonimo.
La via più facile ma che al tempo stesso permette un controllo accurato di molti paremetri e risultati ottimi è Silver Efex Pro di Nik Software, un plug-in per Photoshop o Lightroom.
Purtroppo questo programma costa 199$, ma può essere scaricato for a free 15 day trial.
The program within a database where you can choose from different film types, the simulation is very realistic and in addition to tones, also reproduces the grain.
course, all parameters can be changed at will.
It 'just say something about simulation of grain, is the closest to never seen before in a digital file, really nice to see (at least on screen, I have not printed anything with this program converted) .
might be possible to postpone a few years the death of film but it is inevitable, so for those who love the b / w does not have to do is find a solution, Silver Efex Pro, in my opinion, is a viable solution.
Beauty and replicability not analog, unfortunately, the years counted.